rinoplastica
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La rinoplastica è un intervento che ha lo scopo di migliorare la forma del naso e può essere associato ad eventuali correzioni della funzione respiratoria. Il difetto viene analizzato dal chirurgo che studia il profilo del paziente e le possibili correzioni attuabili. Il naso, che è un elemento del profilo più che del prospetto, deve essere valutato nel contesto del viso e non come elemento a se stante, ma in rapporto agli angoli della faccia, al mento, alla linea del collo: il profilo è un’unica linea e come tale deve essere considerata nella sua interezza.
Deve essere personalizzato sul viso del paziente e non deve dare l’impressione di essere "rifatto" e deve quindi apparire il più naturale possibile. Infine si deve valutare l’esistenza di fattori ostruttivi (quali la deviazione del setto, l’ipertrofia dei turbinati, ecc.), per ravvisare o meno l’opportunità di un intervento combinato estetico-funzionale (rinosettoplastica).
L’intervento si svolge solitamente attraverso due incisioni all’interno delle narici, quindi non si hanno cicatrici visibili dall’esterno. L’operazione consiste nello scollamento della cute dallo scheletro nasale, nel rimuovere la parte in eccesso ed infine nello stringere le ossa nasali e nel modellare la punta nasale solitamente nel senso di un assottigliamento. Alla fine si allestisce una accurata medicazione costituita da una placca gessata esterna (per mantenere le ossa nasali protette ed in posizione corretta), da cerotti esterni per modellare la punta. L’intervento necessita di anestesia generale.
COMPLICAZIONI
Le complicazioni che possono derivare da un intervento di rinoplastica possono così riassumersi:
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scarsa asportazione della porzione cartilaginea del setto nasale (bec du
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corbin, becco di corvo);
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eccessiva asportazione dell’osso nasale;
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alterazione della linea del dorso nasale e della punta;
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asimmetria delle narici;
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radice del naso troppo larga;
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caduta della punta.
Le complicanze sopraelencate derivano per lo più solitamente da errori di tecnica da parte del chirurgo. Sono comunque errori ai quali si può rimediare sottoponendo il paziente ad una seconda rinoplastica. Ciò ricorda come sia importante rivolgersi ad un chirurgo di chiara fama.
CURE DELL’ESTETISTA PRIMA E DOPO LA CURA.
E’ importante una accurata pulizia della cute del naso, poiché la pelle spessa, porosa e grassa nuoce all’intervento; una cute sottile ed elastica si adatta più facilmente alla nuova configurazione scheletrica ottenuta dal chirurgo. E’ chiaro che in poco tempo non si possono ottenere miracoli, però molto si può fare: ossia preparazione e pulizia della pelle con prodotti sebodetergenti astringenti. Utile è il taglio delle vibrisse (peli interni alle narici).
Nel post-operatorio, per facilitare ed accelerare la riduzione dell’edema, si deve praticare il linfodrenaggio che è da effettuarsi però con molta accortezza, poiché pressioni esagerate, eccessive sullo scheletro osseo o cartilagineo possono indurre alterazioni morfologiche. Conviene quindi che i massaggi vengano praticati sulle regioni circostanti quali la zona orbito-zigomatica. L’edema si riassorbirà per il 70% in una settimana, il restante 30% in un paio di mesi. Più l’ecchimosi scompare rapidamente, più il/la paziente sarà contenta; quindi utilizzare preparati cosmetici che favoriscono il riassorbimento dell’ecchimosi, la cui entità varia a seconda dell’età, della tecnica usata dal chirurgo, e dal tipo di pelle.
Infatti il recupero dei tessuti nei giovani è molto più rapido che nei soggetti anziani. Inoltre le ecchimosi si manifestano nei giovani in modo meno evidente e spettacolare. Come per gli altri interventi la funzione psico-terapica dell’estetista sta nel convincere il/la paziente che può giudicare il risultato non prima di un mese.
DOMANDE FREQUENTI
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E’ un intervento doloroso? Con le nozioni anestesiologiche ed i farmaci antalgici di oggi il dolore non esiste; è presente solamente il fastidio dovuto ai tamponi nasali che peraltro vengono mantenuti per poco tempo.
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Quanto dura l’intervento? Da un’ora a due ore circa.
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Quanto dura la degenza? Solitamente il paziente viene dimesso la mattina seguente.
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Si potrà respirare bene? Se prima dell’intervento non esistevano difficoltà di respirazione queste non si manifesteranno neppure dopo; se invece erano presenti problemi di ostruzione, la respirazione ovviamente non può che migliorare, sempreché, in entrambi i casi, l’intervento sia stato eseguito con tecnica corretta.
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Si potranno portare occhiali? Non prima di 20 giorni e comunque solo se a montatura leggera con il ponte che non appoggi sulle ossa nasali, ovviamente solo per il primo mese dopo l’intervento.
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Dopo quanto tempo si potrà riprendere l’attività lavorativa? Dipende dal tipo di lavoro: se si tratta di una attività sedentaria anche dopo tre giorni; se si tratta di un lavoro pesante o peggio, in ambienti polverosi, è opportuno astenersi dal lavoro per 8-10 giorni circa.
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Quando ci si potrà esporre al sole? Dopo circa un mese, con l’applicazione di una crema ad alta protezione (n° 15-20).
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Quando si potranno riprendere attività ginnico-sportive? La ginnastica libera potrà essere ripresa già dopo 20 gg., rimandando a circa 40 gg. attività sportive del tipo sci, tennis, ecc. in quanto il nuovo scheletro nasale non si è ancora consolidato in maniera resistente agli urti.