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Il lifting del volto

 

Il face lift è un intervento di alta chirurgia il cui scopo è il miglioramento dell’aspetto del viso. Il miglioramento viene ottenuto mediante lo stiramento della cute e dei muscoli della faccia, dove è necessario anche rimozione di grasso. Lifting significa sollevare, sospendere, tirare. E’ un intervento che previene l’inesorabile ed inevitabile decadimento dei tessuti, ritardando così quanto meno l’invecchiamento. Lo scopo del lifting è quello di ottenere un ringiovanimento senza indurre mutamenti nell’espressività personale, cioè senza costruire visi artefatti, stereotipati, innaturali. Il Lifting può essere settoriale o totale. Bisogna distinguere questo lifting dal cosiddetto mini-lifting, che consiste in uno scollamento superficiale e limitato della pelle, il cui risultato di ringiovanimento è molto limitato.

Lifting temporo-frontale profondo: questo tipo di lifting viene praticato per cancellare le rughe della fronte, distendendone la pelle e sollevando moderatamente le sopracciglia: ciò ringiovanisce lo sguardo, rendendolo più luminoso e meno triste. Solitamente viene abbinato alla chirurgia delle palpebre (blefaroplastica).

Lifting frontale: si esegue praticando un’incisione dentro la linea del capillizio bicoronale, da un orecchio all’altro e scollando la pelle della fronte fino alle sopracciglia. Le rughe frontali vengono qui interrotte con un bisturi, dall’interno, praticando tagli perpendicolari al decorso delle rughe stesse. La cute in eccesso viene asportata. Quindi vengono applicati dei punti di trazione non riassorbibili, così da stirare la cute dalle tempie e migliorare il risultato ottenuto con la blefaroplastica. L’indicazione quindi al lifting temporo-frontale è quella data dalla presenza di rughe frontali, rilassamento delle sopracciglia, caduta delle palpebre superiori, senza che vi sia un invecchiamento troppo accentuato del resto del viso, nel qual caso si suggerirà alla paziente la necessità del lifting totale.

Ritornando ai dettagli tecnici, la paziente potrà essere dimessa a fine giornata, con una medicazione compressiva da tenere per due giorni. I punti di sutura verranno rimossi dopo 8-10 giorni.

Lifting cervico-facciale (totale): le incisioni vengono condotte in modo da essere per lo più nascoste dai capelli, tranne per un breve tratto davanti all’orecchio (zona in cui peraltro non rimane alcun segno. La cute del viso e del collo viene ampiamente scollata; talvolta, se è necessario, si inizia l’intervento praticando la liposuzione, sia al fine di sgrassare la zona sotto il mento, sia per facilitare lo scollamento della cute. Molto importante è l’identificazione dei muscoli del viso (muscoli pellicciai, oggi definiti come S.M.A.S. Sistema Muscolo Aponeurotico Superficiale) ed il loro successivo ancoraggio a strutture stabili quali lo zigomo o la mastoide (osso posteriore del cranio). E’ altresì molto importante la trazione simmetrica della pelle in entrambe le metà del viso, in quanto tale stiramento non deve essere eccessivo ma moderato ed il più naturale possibile. Noi completiamo l’intervento di lifting abbinando la liposcultura che consiste nell’iniettare in precise zone del volto del grasso autologo centrifugato (di questa procedura si parla ampiamente nella pagina ad essa dedicata). L’applicazione di due drenaggi per evitare la formazione di ematomi, completerà l’intervento. La medicazione è compressiva per due giorni, dopodiché la paziente potrà praticare alcuni shampoo per disincrostare i capelli dai grumi di sangue. 

 

L’ANESTESIA: Solitamente si preferisce una sedazione mista, cioè una anestesia generale combinata con una anestesia locale, che riduce il sanguinamento.

 

LE COMPLICAZIONI: Le più frequenti sono :

-l’ematoma, se è piccolo, si potrà riassorbire spontaneamente in pochi giorni, se è imponente deve essere evacuato rapidamente (esiste una percentuale di ematomi di 1 su 60 lifting);

-la necrosi della pelle si può verificare per eccessiva trazione della cute, anche se è necessario sottolineare che questa complicanza si verifica maggiormente nei soggetti fumatori;

-la paralisi facciale si tratta di un fatto grave, talvolta reversibile e talvolta no, per fortuna molto raro, dovuto alla lesione del nervo facciale. Quando il recupero è possibile, questo avviene nel giro di un anno.

 

LE DOMANDE PIU’ FREQUENTI 

-Esiste un reale ringiovanimento? Si, però è bene informare la paziente che le rughe più fini, a tipo di unghiatura, (cioè quelle delle labbra), non potranno ottenere beneficio da questo intervento. Per questo tipo di rughe si ricorrerà al peeling ed al resurfacing laser.

-Quanto dura il risultato? Ovviamente in chirurgia non si può essere precisi, data la molteplicità di varianti, comunque si può ipotizzare, anche secondo l’età in cui viene effettuato il lifting, una durata di 8-10 anni. 

-Quando ci si può mostrare nuovamente in pubblico? Si può dire che per essere completamente a posto, deve trascorrere almeno un mese, anche se in certi casi si può ottenere già un recupero soddisfacente nel giro di 15-20 gg. 

-Quando ci si può esporre al sole? E’ meglio aspettare circa una ventina di giorni, dal momento che il calore ha un effetto vaso-dilatatorio, infiammatorio, e quindi favorente i gonfiori . 

-Si può ripetere il lifting? Certamente; è ripetibile più di una volta, anche se i reinterventi sono sempre più difficili e delicati. 

-C’è il rischio di avere un viso finto? Se il lifting è eseguito da mani esperte, nessuno si deve accorgere di un cambiamento radicale nel viso della paziente, ma soltanto di un aspetto più riposato e più fresco. 

-Quando è permesso il trucco? Dopo 8-10 giorni. 

-Le cicatrici saranno evidenti? L’unica cicatrice che non è nascosta dai capelli, come si è detto, è quella disposta qualche millimetro di fronte all’orecchio, ma anche questa, se la ferita è stata ben suturata, è pressoché invisibile.

 

CURE DELL’ESTETISTA PRIMA E DOPO LA CURA: 

 

Le cure preoperatorie consistono in una accurata e profonda pulizia del viso con preparati cosmetici ad azione sebodetergente, anticomedonica, schiarente. Il taglio dei capelli non sempre è necessario, mentre è sempre indispensabile lavarli con uno shampoo antisettico. Le cure postoperatorie iniziano dopo quindici giorni circa con un massaggio linfodrenante (almeno tre volte la settimana). Successivamente massaggi tonificanti, vascolarizzanti, sulla cute del collo e sulle guance con movimenti che partono dal basso verso l’alto, esercitando una discreta pressione onde favorire l’assestamento dei tessuti in trazione verso l’alto. Sono consigliati e di estrema utilità anche i massaggi mirati sulle cicatrici preauricolari. I preparati cosmetici dovranno avere azione elasticizzante, rassodante, vascolarizzante, ossigenante dei tessuti. 

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